Carissime ragazze e ragazzi,
Vedo che avete intrapreso un lungo viaggio e che questo cammino vi ha portato a me.
Sono felice che le nostre strade si siano incrociate proprio qui. Anche io, pensate, ho peregrinato molto… fin da piccolina!
Per questo mi definisco come un incrocio di culture diverse.
Dall’India all’Africa, all’Asia, all’America Latina, fino in Europa… ho avuto e continuo ad avere, grazie anche al mio lavoro, il grande privilegio di crescere e confrontarmi con ciò che è diverso da me, giungendo alla forte conclusione che siamo tutti parte della stessa umanità.
Questa è la lezione più grande che ho imparato con il mio vivere nel “tra”, nel senso di vivere “nel mezzo”, fra le altre persone e all’interno dei vari ambienti, sempre in maniera piena e complementare, abbracciando quel che abbiamo intorno…
In questo mio peregrinare áncore, fortezze dei miei valori e scudo sul mio cammino sono 5 parole a me particolarmente care che ora voglio donare a voi, affinché siano tesoro e nutrimento per la vostra anima.
La prima parola è PASSIONE. Non c’è vita senza passione.
La passione è come un’energia ed è già presente dentro tutti noi.
A volte si nasconde, a volte si ha paura di andarla a cercare, ma lei è lì… lasciatela sgorgare libera! Senza paura! E questa, come polvere magica di stelle, si trasformerà in acqua limpida di torrente di montagna che va sempre avanti, portando con sé nutrimento e vita.
Il segreto è questo: la passione non la trovi da nessun’altra parte, al di fuori di te!
La seconda parola è il CORAGGIO. Una vera e propria forza morale che permette di affrontare situazioni difficili e pericolose. Il coraggio, però, è anche quella virtù che permette di pensare e vivere con coerenza, onestà, lealtà e autenticità.
Il coraggio, quindi, come forza per cambiare il mondo, partendo da noi stessi.
Mai come oggi, nel nostro mondo in preda alla paura e alla rassegnazione, abbiamo davvero bisogno di donne e uomini che si assumano con coraggio le loro responsabilità in difesa dei diritti di ciascuno di noi per il bene dell’intera comunità… al di là di qualsiasi paura, cominciando dal riconoscere i propri sbagli, rialzandosi quando si cade, grazie a questa “molla”, che è il coraggio, che ci rimette in piedi per farci continuare.
La terza parola è la SOLIDARIETÀ. Un sentimento di fraternità che nasce dalla consapevolezza di un’appartenenza comune al genere umano.
I piccoli gesti di solidarietà e altruismo sono una porta a finestra verso la dimensione dell’altro, in grado di cambiare la vita delle persone e, tante volte, anche il loro modo di pensare negativo, rabbioso o magari deluso.
La solidarietà come bussola in un mondo incerto.
Vedete, la parola solidarietà ha come radice “la solidità”. Qualcosa che è ben fermo e radicato, come il suolo sul quale la nostra umanità cresce, si fonda, si lega, si sostiene, si riconosce e si confronta.
L’umanità non può sopravvivere senza questa attenzione gli uni per gli altri.
Pensate che dalla mia Africa ho imparato che solidarietà – nella cultura del popolo bantu, si dice ubunto, ovvero “io sono perché noi siamo”. Non è bello?
La solidarietà riporta il sorriso sul viso di chi riceve e di chi dona perché vivere la solidarietà è donare con tutto il cuore.
La quarta parola è CREATIVITÀ che come un vento leggero, una brezza, rincuora e ci dona respiro. Creatività è la capacità di creare con la fantasia, liberando il pensiero dal conformismo.
Ti fa esprimere nella tua originalità e per questo ti rende libero di esprimere te stesso. Dal scegliere il colore dei tuoi vestiti, il colore e il taglio dei tuoi capelli… fino al decidere quale strada intraprendere nei tuoi studi, diventando grande.
La creatività come realizzazione di ognuno di voi, in dialogo con il mondo, iniettando idee nuove, forme nuove, colori nuovi e pensieri nuovi. Pensieri che mi auguro nasceranno sempre a favore di un mondo migliore.
Durante il vostro viaggio, la creatività sarà ovunque percepiate una brezza dolce e leggera sul viso. Lì fermatevi, respiratela e sognate, giocate, progettate, aspirate a desideri alti… insomma, cari ragazzi, lasciate che la creatività vi attraversi e vi faccia sentire vivi.
La quinta e ultima parola è il RISPETTO. Un valore molto presente nello sport e alla base dello spirito olimpico che trasforma lo sforzo e il sacrificio in gioia.
Mostrare rispetto significa trattare ogni persona con la dignità di cui ogni essere umano ha diritto, fin dalla sua nascita.
Il rispetto è frutto di un’educazione che viene trasmessa da tanti maestri saggi che incontrerete per la via, a partire dalla mamma e il papà, i nonni, gli educatori, i vostri insegnanti e tutti coloro i quali vi insegneranno a sorridere al mondo. Loro vi regaleranno degli occhiali molto speciali che vi aiuteranno a riconoscere l’altro come non diverso da voi, appartenente alla stessa famiglia umana, rifiutando egoismo, razzismo e paura.
Dimostrando rispetto per gli altri e per la natura che ci ospita, noi rendiamo omaggio all’umanità che vive dentro di noi. Perché quando riconosciamo la dignità altrui siamo in grado di raccoglierne la perla preziosa non solo nell’altro ma anche in noi, arricchendoci assieme.
Ciò vale anche per il rispetto per la natura e l’ambiente che molto spesso viene vissuta come realtà astratta… ma noi e l’ambiente siamo una cosa sola!
Carissime ragazze e ragazzi, so che vi dovete rimettere in cammino e spero che questo nostro incontro vi abbia ristorato e che queste mie parole, da oggi in poi, possano essere il vostro sostegno lungo questo meraviglioso e avventuroso viaggio che è la vita.
Sono convinta che queste parole vi aiuteranno a sentirvi vivi, autentici, forti, ma allo stesso tempo sensibili e umani!
Sono parole magiche perché vi aiuteranno a gettare ponti verso l’esterno, verso il mondo, per non vivere ripiegati nell’individualismo ma con la mondialità negli occhi.
Che la vostra vita diventi arte di esistere, intesa come capacità di dare senso al tempo, curandovi dei piccoli come dei grandi beni, per condurre una vita autentica.
Buon viaggio!
Bellissimo intervento di un grande personaggio. Grazie.